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E la pioggia ...

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 " E la pioggia trascina via l'ultimo residuo di malinconia "

« Vorrei farti capire come si sente il mare quando la pioggia lo bacia, lo carezza, lo ama. Come le loro due acque, così diverse eppure così simili tra loro entrino in contatto, si amalgamino, si mischino, incapaci di dividersi più. Perché l’acqua dolce del cielo è capace di ingentilire un poco quella salata degli oceani. Il loro è uno scambio equo, entrambe le acque assumono delle caratteristiche dell’altra e viceversa. Il risultato del loro rapporto è semplicemente un liquido meno salmastro del solito, perché la pioggia modellerà un minimo il carattere del mare, ma non riuscirà mai a cambiarlo radicalmente, e così è, così deve essere. La dolcezza della pioggia verrà un poco modificata dal sale del mare. Quando due elementi entrano in contatto tra loro v’è una sorta di scontro diretto, v’è un punto preciso in cui essi entrano in contatto; quando questo avviene accade come quando due nubi cariche di energia si ritrovano sulla stessa strada di cielo e toccandosi danno vita ad una forza sovrumana, esplosioni di colori, luci, rumori assordanti e scariche di vera e propria elettricità capaci di distruggere qualsiasi cosa. La prima volta che m’è successa una cosa simile è stato quando la tua anima ha toccato la mia, prima con riserbo, titubanza, successivamente entrambe si sono trovate bene con la loro compagna appartenente a tempi ancestrali, in cui l’uomo ancora non esisteva, entrambe si sono aperte lentamente, come un fiore baciato dal sole dopo una lunga pioggia: i suoi petali brillano ancora di più grazie alle perle trasparenti che li decorano. »

Per mano a lui s’avvicinò alla battigia umida. La sabbia era fredda a causa della fitta e finissima pioggerellina che cadeva ormai da ore. L’argento scuro del mare rifletteva il cielo buio di nubi, la calma silenziosa con la quale le delicate onde s’infrangevano languidamente e dolcemente sulla spiaggia creava una mite melodia, capace di domare gli spiriti più agitati e nervosi. Il suono vellutato delle lacrime del cielo aveva il potere di dare vita ad un’atmosfera ancora più suggestiva, coprendo senza arroganza la voce soffusa del ragazzo. Dietro di loro c’erano i disegni delle loro impronte nella sabbia umida; in qualunque posto essi andassero lasciavano una scia delicata dietro di loro. Il moro chinò lo sguardo sulle loro mani intrecciate e successivamente guardò in viso il ragazzo che amava, lasciando che le palpebre con le ciglia cariche di minuscole perline d’acqua calassero sui propri occhi per qualche lungo istante. E il suo viso si distese in un pacato sorriso. Avanzarono ancora di qualche passo e l’acqua calda sfiorò con seducenti carezze i loro piedi nudi, vicini. Ancora qualche minuto e il mare li avrebbe accolti tra le sue tiepide onde, donando loro delle vesti d’acqua e riparandoli dalla freddezza dell’aria.

« A volte pioggia e mare vengono travolti da una potente passione, così violenta che i danni spesso non si possono neppure elencare, da tanti sono. Ma non è il nostro caso, oggi la pioggia se ne infischia del resto del mondo, vuole solo dedicarsi ad amare il mare, come voglio fare io con te. Non voglio pensare a nient’altro che a me e a te, persi in questo piccolo nostro mondo che ci accingiamo a scoprire ogni qual volta che le nostre anime s’avvicinano tra loro. Nei tuoi occhi porti oceani sconosciuti che mi spaventano e mi attraggono pericolosamente a loro, ne sono rimasto ammaliato sin dalla prima volta che ho scambiato il primo sguardo con te.
Senti come ci chiama a sé, come ci vuole cullare questo mare, e come la pioggia sembri volerci incitare ad avvicinarci senza paura. Io non ne ho, non ho più timore di sbagliare, di lasciarmi andare, non con te. Vorrei poterti far capire quanto tu sia importante per me, quanto ti trovi assolutamente perfetto nella tua imperfezione… e di quanto la pioggia ti doni.
Sono così felice a volte che ho paura che tutto possa sfuggirmi, che sia una mia fantasia, invece mi sveglio nella notte e sento il tuo corpo caldo vicino al mio, e tirando un sospiro di sollievo posso riprendere a dormire. Ma sto divagando, la pioggia non perde tempo con le parole. »

Ancora poco e sarebbero entrati, eccoli turbinare con eleganza e dolcezza in quella vasta distesa d’acqua salata. Le mani del più giovane andarono automaticamente a posarsi con grazia sui pettorali di Julian, non senza prima aver dato una veloce carezza alla cicatrice, e immergendosi tra le acque sino alle spalle spinse appena le labbra contro a quelle dell’altro. Un semplice contatto tra le loro due bocche chiuse, nulla di più, nulla di meno. E la pioggia parve aumentare.
Questa volta ho deciso di caricare un breve racconto scritto da me, i due protagonisti sono due OC, Kaj è mio, Julian è di una mia amica. Spero vi piaccia e... I'm sorry for all the people that doesn't understand italian </3
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